“Chiediamo di non sostenere eventuali proposte di modifica dell’attuale normativa sui voucher in agricoltura”. Dalla Uila di Puglia arriva un appello rivolto ai senatori pugliesi che mercoledì 8 aprile saranno chiamati a discutere in aula del disegno di legge: “Conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Il Segretario regionale Uila Puglia, Pietro Buongiorno, in una missiva indirizzata a tutti i senatori pugliesi spiega i motivi di questa netta chiusura sull’estensione dei voucher in agricoltura.
“In questi giorni – scrive Buongiorno – le Organizzazioni datoriali del settore agricolo stanno chiedendo di estendere e liberalizzare l’uso dei voucher in agricoltura, lamentando la mancanza di manodopera nei campi alla vigilia delle grandi stagioni di raccolta. Riteniamo che in un momento così difficile e complesso per il Paese, occorra saldare il rapporto sociale ed economico, salvaguardandone gli equilibri e le certezze competitive, anche nel mercato del lavoro, specie quello agricolo. La Puglia ha già pagato un prezzo troppo alto sull’altare della dignità del lavoro, della sua connotazione e del riconoscimento dei diritti salariali e normativi. In un contesto privo di certezze normative o minato nei fondamentali dei principi giuridici, si offrirebbe il fianco alla irregolarità ed alle elusioni, determinando una malsana competitività tra le imprese”.
Il Segretario ricorda che i voucher sono già uno strumento che le imprese possono utilizzare nel settore agricolo per alcune categorie di lavoratori, ovvero per i titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, per i giovani con meno di 25 anni di età, se studenti e disoccupati, per i percettori di prestazioni a sostegno del reddito o del reddito di inclusione (Rei o Sia).
“La proposta di questi giorni, che ha portato alla presentazione di numerosi emendamenti al Decreto Cura Italia, avrebbe l’effetto di diminuire le tutele dei lavoratori – continua Buongiorno – sarebbe opportuno, così come avvenuto in molti settori compreso quello della trasformazione alimentare incentivare e sostenere le centinaia di braccianti che nella Nostra regione tutti i giorni continuano con grande volontà e sacrificio a recarsi nei campi”.
Buongiorno torna, poi, sul mancato rispetto delle prescrizioni relative alle misure di contenimento dovute all’emergenza epidemiologica in atto: “Come Organizzazione Sindacale la scorsa settimana abbiamo segnalato a tutti i Prefetti Pugliesi e al Governatore della Puglia, Michele Emiliano, le condizioni di trasporto dei braccianti, che si recano nei campi con mezzi inadeguati e sovraffollati, che non consentono il pieno rispetto delle norme per la tutela della salute. Una nuova normativa per l’utilizzo dei voucher – conclude Buongiorno – sarebbe uno schiaffo ai lavoratori, in un momento in cui più che mai dovrebbero essere garantite e riconosciute le piene tutele contrattuali, oltre che le misure di sicurezza contenute nel protocollo siglato il 14 marzo”.