Regione Puglia. Pasticcio su proroga organo commissariale ARIF Fai, Flai e Uila: grave disattenzione, doveroso sanare il vulnus  

BARI – Ancora una tegola sul comparto agricolo pugliese: Questa volta sono le attività irrigue e forestali che rischiano a causa della malsana abitudine alle “sviste amministrative” che coinvolgono l’ARIF, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.

“La legge regionale 19/2019 -spiegano Paolo Frascella, Antonio Gagliardi e Pietro Buongiorno, rispettivamente segretari regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil- prevede che gli organi commissariali dell’ARIF realizzino il loro mandato per un periodo inderogabile di 6 mesi, prorogabili una sola volta per altri sei mesi. La Regione Puglia, con la pubblicazione sul BURP del 16.05.2019, n. 52 della norma e con la successiva DGR del 18.11.2019, ha cadenzato il periodo di vigenza dell’organo commissariale che ha esaurito nel mese di maggio 2020 anche i sei mesi di proroga”.

“Siamo di fronte a un vulnus che va immediatamente sanato -insistono i segretari di categoria che rappresentano i lavoratori del settore-, c’è il concreto rischio che tutti gli atti amministrativi posti in essere dai Commissari a partire dal mese di giugno scorso da Arif possano risultare annullabili. L’Ente strumentale della Regione deve trovare una sua stabilità nella gestione e nel governo; non se ne può più di assistere continuamente a cambi al vertice in un’Agenzia importante per numero di dipendenti e per valore strategico in termini di tutela e salvaguardia del territorio regionale, oltre che per qualità dei servizi erogati alle attività agricole pugliesi”.

Sul piano occupazionale -fanno sapere dalle tre federazioni sindacali- in queste settimane dovrà concretizzarsi, finalmente, un lunghissimo percorso finalizzato alla selezione pubblica e, dunque, alla stabilizzazione del personale precario, come i lavoratori così detti ex-sma e ex-codifesa, e il reclutamento di nuova forza lavoro nella logica del turnover mai seriamente considerato. L’assenza di certezze in tal senso preoccupa sindacati e lavoratori, molti dei quali attendono la stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro addirittura da 9 anni”.

 

“Ci aspettiamo che la Regione Puglia -concludono Frascella, Gagliardi e Buongiorno- con sollecitudine all’individuazione di un direttore generale al quale affidare la governance di una macchina complessa quale è appunto Arif, in grado di dare innanzitutto garanzie di continuità nel tempo e che con autorevolezza intervenga sulle numerose oggettive necessità che attendono risposte sul piano organizzativo, amministrativo e operativo, a tutti i livelli, a partire da quelli apicali, esaltando l’enorme potenzialità che l’Agenzia stessa può esprimere grazie alle elevate professionalità di tutti i lavoratori in forza.