Ore cruciali per la decisione parlamentare di prevedere il Bonus di 500 euro per il mese di maggio anche per i braccianti agricoli

“I braccianti agricoli rischiano di essere esclusi dal bonus di maggio, mortificati dal bisogno di quadratura finanziaria, valido solo per loro, anche in considerazione del fatto che altre professioni largamente più agiate (si pensi ad esempio ai liberi professionisti) hanno ottenuto ristoro”. Così il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno commenta le indiscrezioni delle ultime ore che vedono in salita il percorso per l’approvazione degli emendamenti presentati dal sindacato al Dl Rilancio.  La Uila Puglia nei scorsi aveva anche rivolto un nuovo appello ai parlamentari pugliesi per sostenere le istanze emendantive, presentate dal sindacato e già ritenute ammissibili tra le 7mila proposte.

“Abbiamo ribadito che si tratta non solo di una questione di dignità – esordisce il Segretario Generale della Uila a Puglia Buongiorno – ma anche una questione di rispetto verso una comunità di lavoratori che presta la propria opera in un settore già di per sé fragile che non offre stabilità e solide garanzie, per di più martoriato da fenomeni calamitosi ed emergenze batteriologiche che in alcuni territori della Puglia hanno messo in ginocchio la categoria, come la Xylella. Speriamo – continua Buongiorno – che il Governo rinsavisca e che in merito all’estensione del bonus trovi le risorse da destinare ai braccianti ed alle loro famiglie per il mese di maggio. La loro immotivata esclusione sarebbe ingiusta, iniqua e irrispettosa nei confronti di una categoria che, per necessità del Paese e per garantire il fabbisogno alimentare, ha continuato a lavorare in condizioni di non sicurezza in piena emergenza sanitaria. La Uila anche questa volta impegnata in prima linea  su questo fronte non demorderà fino all’ultimo respiro per dare risposte concrete alle migliaia di braccianti.  Chiediamo un supporto alla società civile affinché ci supporti in questa battaglia, cercando di innescare un meccanismo virtuoso che fa il bene della collettività e di una categoria tra le più deboli del sistema paese.”