Maggiori sforzi nel finanziare sostegni concreti (ed immediati) al comparto, riavvio di un percorso per la bonifica del Mar Piccolo e recupero di un progetto per la decontaminazione dei mitili attraverso una stabulazione nel Mar Grande di 30/40 giorni. Sono questi i temi affrontati ieri nell’audizione in Commissione Agricoltura e Pesca della Regione Puglia, svoltosi alla presenza dell’assessore regionale Donato Pentassuglia il quale ha ribadito che in giunta regionale attenzionerà il problema delle bonifiche nel Mar Piccolo di Taranto. La questione in questo momento è ferma per il cambio del Commissario, in quanto il prefetto Martino (che attualmente ricopre questo ruolo) lascerà dopo il primo di ottobre. Dopodiché la posizione rimarrà vacante e quindi si dovrà capire per il futuro quale percorso immaginare. Innanzitutto bisognerà verificare quali potrebbero essere le intenzioni del governo centrale per definire la questione delle bonifiche.
A latere dell’audizione sono state portate al tavolo praticamente le istanze degli operatori di Taranto che sono stati impossibilitati ad accedere a due bandi Feamp che nel frattempo sono scaduti ma nell’ambito dei quali ci sono ancora dei fondi disponibili. Gli operatori tarantini hanno riscontrato maglie stringenti a causa dell’elemento ostativo del DURC, inottenibile da molti di loro per motivi oggettivi legati alla difficoltà economica di questo periodo. I dati parlano da sè: 7 mila tonnellate perse, 50% dell’intera produzione 2023, cui corrisponde un danno economico di 5 milioni di euro, oltre alla perdita di gran parte del seme, che incide già negativamente sulla produzione del prossimo anno.
Inoltre i bandi Feamp hanno un range temporale troppo ristretto poichè dovrebbero essere presentati dei progetti entro novembre e andrebbero rendicontate le attività entro dicembre.
L’assessore Pentassuglia ha dato garanzie sui bandi Feamp del 2024: in fase di concertazione si troverà una sintesi per poter far calzare in qualche modo le risorse e poterle rendere accessibili e fruibili. Per quanto riguarda la partita invece delle concessioni demaniali l’assessore ha precisato che ciò esula dalle proprie competenze ed è riconducibile al governo del territorio. Ha, quindi, suggerito una concertazione tra la politica territoriale locale, le organizzazioni datoriali e le parti sociali in maniera da trovare una intesa.. Ha aggiunto che attende l’insediamento del nuovo Prefetto per chiedere lo stato dell’arte per quanto concerne sia la questione delle bonifiche sia p il progetto di Martino sulla decontaminazione dei mitili commissionato al CNR, all’Arpa Puglia e all’Asl di concerto. Obiettivo è quello che attraverso questa buona prassi sia rivista l’ordinanza regionale che vieta la coltivazione dei mitili dopo il 28 di febbraio nel primo seno del Mar Piccolo.
VINCENZO GUARINO – UILA PESCA TARANTO