Dopo l’ennesima proposta di aumento salariale iniqua e non adeguata alle richieste dei lavoratori, le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil si trovano costrette a fermare nuovamente le trattative per il rinnovo del CPL, confermando le assemblee sindacali nelle aziende e nelle piazze, a partire dagli incontri previsti già per domani (organizzati dopo l’indizione dello stato di agitazione avvenuta il 14 settembre).
I segretari provinciali di Fai Cisl, VINCENZO CINQUEPALMI, Flai Cgil ANNA LEPORE e GAETANO RIGLIETTI e Uila-Uil, PIETRO BUONGIORNO affermano: “Da domani riprenderemo le mobilitazioni nel territorio con assemblee nelle aziende e nelle piazze per spiegare ai lavoratori cosa sta accadendo. Abbiamo di fronte una controparte confusa che continua a fare dietro-front su articoli del contratto che sono stati già oggetto di condivisione, come ad esempio il premio per obiettivi che scommette sulla professionalità e sulla presenza dei lavoratori dipendenti di aziende che raggiungono determinati margini di redditività. Lo ribadiamo ancora una volta ai rappresentati di Confagricoltura, Coldiretti e Cia: è una questione di dignità e di rispetto verso chi contribuisce con il proprio lavoro e le proprie competenze a creare prodotti di qualità riconosciuti come eccellenze nel mondo. Non è più accettabile continuare a fare passi indietro come i gamberi, riconoscendo aumenti salariali inadeguati a nove mesi dalla scadenza del contratto”