BILANCIO DI FINE 2019 – LE PROSPETTIVE E GLI IMPEGNI DEL 2020 LETTERA APERTA DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UILA DI PUGLIA

Siamo a poche ore dalla fine del 2019, è il momento dei bilanci.

Parto dalla considerazione che abbiamo tutti una grande responsabilità, quella di invertire la rotta del Nostro paese, sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico, innanzitutto partendo dalla riscoperta dei Valori fondanti del Nostro popolo che hanno da sempre caratterizzato le donne e gli uomini Italiani, valori come l’accoglienza, l’integrazione, la solidarietà, che credo debbano ritornare ad animare i cuori di tutti Noi. Ma abbiamo parimenti anche una altra grande responsabilità: quella di affrontare il futuro dando il massimo, facendo sì che ciascuno, nel proprio piccolo, possa divenire protagonista del futuro; solo così potremo essere una grande e vera comunità, condividendo i valori, le responsabilità, i diritti ed i doveri.

Partiamo dal settore agricolo, un settore strategico per l’economia della Puglia. Un settore che in questi anni è cresciuto molto, nonostante le calamità atmosferiche e batteriologiche che hanno colpito la Nostra regione, da Sud a Nord. Dal 2012, in sei lunghissimi anni, la Xylella ha macinato chilometri nella sua inesorabile avanzata che non ha solo disseccato gli ulivi, ma ha compromesso per intero il tessuto economico e il paesaggio rurale della Nostra Regione. Sin dal 2015 come Uila sottolineammo l’importanza di effettuare le eradicazioni e che il Piano Silletti doveva essere applicato senza ulteriori perdite di tempo, perché la drammaticità di questo evento catastrofico derivante dal batterio avrebbe comportato gli abbattimenti degli alberi e di conseguenza la chiusura di numerose aziende agricole e oleifici, provocando una enorme crisi del settore con ripercussioni anche sul lavoro agricolo dipendente. Si pensi che tra il 2018 e il 2016 nella sola provincia di Lecce sono 175.429 le giornate di lavoro in meno (Fonte INPS); si ipotizza per il 2020 una contrazione delle giornate lavorative di un ulteriore 30% e si andrà sempre peggio. Un dato su tutti: la manodopera occupata in provincia di Lecce è di circa 22mila braccianti ed è facile, quindi, comprendere l’impatto anche economico sull’indotto. Al Ministro Bellanova, che ha partecipato al Nostro convegno a Bari lo scorso 15 Novembre, abbiamo chiesto che si inizi a pensare a un Piano strategico per una gestione efficace degli eventi calamitosi che da anni non sono più classificabili come emergenze; questo al fine di snellire le procedure ed intervenire con tempistiche efficienti ed efficaci per supportare un comparto in maniera strutturale e non  con provvedimenti ed interventi “spot”.

I 300 milioni di euro del Piano di rigenerazione che arriveranno nel 2020 sono una straordinaria notizia per il territorio. Si tratta di fondi che serviranno a risarcire gli agricoltori danneggiati e a dare nuova vita al territorio. Sul PSR invece luci ed ombre: sulla dotazione complessiva di 1mld e 600 milioni di euro al 16 Dicembre 2019 ne risultano concessi 955.314.413,64 e spesi 417.997.522,41. Attenderemo i dati definitivi sperando che non vi sia il disimpegno automatico delle risorse che non farebbe altro che indebolire e penalizzare l’agricoltura Pugliese

Accanto alla Xylella, nel 2019 il comparto ha fatto i conti anche col “problema” gelate. Proprio le gelate che agli inizi del 2018 avevano colpito duramente il settore olivicolo del Nord Barese e del Foggiano avevano spinto le organizzazioni sindacali congiuntamente a quelle datoriali ed al movimento dei gilet arancioni a chiedere con forza al Governo Nazionale un provvedimento ad hoc. Dopo tante manifestazioni ed incontri in Ministero dell’Agricoltura prima e del Lavoro dopo, il Governo era intervenuto con il “DL Emergenze”. Avremmo sperato in un provvedimento più strutturato poiché quello approvato, per quanto concerne i lavoratori agricoli, ha previsto l’attivazione degli ammortizzatori sociali solo per il 2019, mentre nella proposta dei sindacati si contemplava anche il 2020.

Pure sul tema della lotta al caporalato e allo sfruttamento la Uila è stata in prima linea sollecitando la piena applicazione della legge 199/2016, non solo nella parte repressiva. Riteniamo, infatti, che per sconfiggere il caporalato sia necessaria una premialità per le aziende virtuose che rispettano contratti e leggi sociali, e che di fatto subiscono la concorrenza sleale di quelle che si rivolgono ai caporali. Anche in ambito regionale abbiamo sollecitato le istituzioni perchè crediamo che la vera lotta al caporalato parta dalla gestione legale e trasparente della domanda e dell’offerta di lavoro oltre al sistema dei trasporti e degli alloggi.

Proprio al fine di mettere in atto, con strumenti e proposte concrete, una seria lotta al caporalato sono nate le sezioni territoriali del lavoro agricolo di qualità anche in Puglia: dopo la prima sezione insediata nel 2018 a Foggia nel 2019 si sono insediate quella di Brindisi, Lecce e Taranto, per ultima quella della Bat. Nonostante le sollecitazioni sindacali, ad oggi, non è stata istituita la sezione territoriale della Provincia di Bari che auspichiamo avvenga prima possibile.

Una seria approfondita riflessione meritano l’ARIF Agenzia Regionale per le Attività irrigue e Forestali e l’EIPLI Ente Irrigazione Puglia Lucania Irpinia. Per quanto riguarda Arif, in questi anni dopo la fine della gestione Taurino l’agenzia si è visti avvicendare ben 3 Commissari in meno di 36 mesi. Una agenzia essenziale per il sostegno dell’agricoltura e alla tutela del patrimonio boschivo, che grazie alle professionalità presenti potrebbe avere grandi potenzialità. La gestione commissariale di Ragno prima (poi divenuto anche Direttore Generale) e nel 2019 di Milillo e pochi giorni fa di Ranieri, hanno rallentato l’attività organizzativa e amministrativa dell’Ente anche in considerazione del comprensibile tempo necessario per comprendere il funzionamento di una agenzia complessa come ARIF. Nel 2019 siamo riusciti a far sbloccare il PPO 2016 e 2018 che gli era stato negato, dando in giusto riconoscimento ai più di 1000 lavoratori con il contratto di natura privatistica.

É ancora sul tavolo la stabilizzazione del personale impiegatizio a tempo determinato che attende da anni la trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato.  Per questo attendiamo la pubblicazione del piano dei fabbisogni, atto assolutamente necessario per avviare qualsiasi processo. Così come dopo aver riproposto la piattaforma del CIRL oramai scaduto dal 2016 attendiamo che arrivi nel 2020 la convocazione per l’apertura della trattativa, al fine di dare risposte concrete ai lavoratori che da anni attendono il rinnovo del contratto nazionale idraulico forestale e di quello regionale.

Più difficile e complesso il discorso Eipli. Stretto tra la morsa dei pignoramenti (già notificati), i mancati pagamenti dell’acqua dell’ex Ilva e una legge che non arriva, l’EIPLI rischia il collasso. Nei giorni scorsi abbiamo interessato il Ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, con una lettera che ripercorre le traversie che l’ente, commissariato dal lontano 1979, ha vissuto e continua a vivere costringendo quasi 200 dipendenti (150 unità lavorative a tempo indeterminato e circa 45 unità a tempo determinato) a lavorare in un clima di incertezza.

Una riflessione merita il settore alimentare. I risultati del settore alimentare sono davvero straordinari in particolar modo al Sud +5,4% rispetto alla media nazionale del 4,4%, quindi parliamo di un settore in piena salute che continua a performare grazie anche alle straordinarie professionalità presenti nel comparto oltre che alle eccellenze dei Nostri prodotti. Abbiamo rinnovato contratti integrativi di gruppo e sottoscritto molti accordi aziendali che hanno dato ai lavoratori più diritti, più tutele e più reddito. Certo non è tutto oro quel che luccica…. Una delle vertenze più importanti del settore in assoluta controtendenza la segnaliamo proprio a Bari con lo storico Marchio Saicaf che chiude la produzione del caffè nello storico stabilimento di Via Amendola, attivando la procedura di licenziamento collettivo per 13 unità tra produzione e magazzino. Adesso per i 13 lavoratori si apriranno le porte per 12 mesi di cassa integrazione straordinaria non essendoci alcuna altra alternativa possibile.

L’impegno della Uila di Puglia in questi anni, è stato teso a difendere la dignità umana e il diritto alla libertà in tutte le sue forme. Essere liberi anche nel lavoro, vuol dire esprimere e soddisfare il diritto alla genitorialità con le giuste tutele: dal 2017, dopo una proposta di legge ad hoc, siamo andati avanti in questo percorso di crescita sociale, una crescita che parte dall’acquisizione di una nuova consapevolezza sul tema “pari opportunità”, costruita intorno alla conciliazione tra vita lavorativa e vita professionale. In questo solco si deve inquadrare la costituzione del coordinamento Pari Opportunità della Uila Territoriale di Foggia: da lì si è attivato un percorso sfociato, poi, con la costituzione di Coordinamenti Pari Opportunità di Taranto, Lecce, Bari e Brindisi. E, infine, si è costituito il Coordinamento Regionale che ha eletto Annarita Barrasso quale Responsabile Regionale.

Un anno, dicevamo nell’incipit, controverso perché attraversato da cambiamenti positivi, ma che ci racconta ancora di fragilità sistemiche del comparto agroalimentare. Nel nostro evento più importante dell’anno che si va chiudendo, il convegno “Il lavoro che cambia e si rinnova per un Made in Italy etico e sostenibile” abbiamo cercato di dialogare con gli attori della filiera. Lo abbiamo fatto nel nostro stile: presentando argomenti per fare, anziché polemiche per demolire. Secondo il principio che difendiamo lavoratori senza fare politica, non abbiamo risparmiato critiche, ma accompagnate da proposte e soluzioni. É stata la sede giusta per interloquire col Ministro delle Politiche Agricole, Bellanova e con i responsabili nazionali di Federalimentare e Confagricoltura. Solo insieme si può pensare di infondere una nuova forma mentis con cui interpretare e vivere il lavoro agricolo, riconoscendo il valore che ha nella creazione della qualità delle nostre eccellenze. Accanto alla qualità dei prodotti si sta iniziando a parlare di qualità del lavoro. Anche le stesse imprese agricole, ormai, chiedono un riconoscimento a chi presta particolare attenzione alla qualità. La qualità è un concetto di filiera. É condivisione: di dati, informazioni, metodi. La qualità è partecipazione. Fare qualità è un atto democratico votato al bene di tutti: dei consumatori e dei produttori. La ratio delle politiche di filiera è orientata ormai al riconoscimento della qualità che determina un plus di prezzo: i cosiddetti accordi di filiera nascono sia per mettere al riparo i produttori dagli stress del mercato, sia per valorizzare una produzione top di gamma realizzata con tecnologie all’avanguardia e un approccio green ed eco-sostenibile.

Questa stessa logica dovrebbe, per contro, tenere conto anche del lavoro. Del lavoro di chi “praticamente” questa qualità la realizza. Il cibo e le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche rappresentano il collegamento con la cultura e con i valori dei luoghi e delle sue radici e costituiscono un’opportunità da cogliere per rilanciare il territorio e la sua economia.

Ripartiamo da qui per un 2020 impegnativo, tra pochi giorni con l’apertura del portale INPS prenderà il via la campagna di Ds agricola che vedrà impegnati tutte le Nostre Leghe Comunali al fine di dare la corretta assistenza e supporto alle miglia di lavoratori che come tutti gli anni sceglieranno il Nostro patronato ITAL UIL e la Nostra organizzazione, ma anche tanti obiettivi politico sindacali da perseguire. Nei primi giorni dell’anno si avvieranno le trattative per il rinnovo dei contratti provinciali degli operai agricoli e florovivaisti tutti in scadenza il 31 dicembre che interessa quasi 200.000 mila lavoratori Pugliesi. Attraverso il rinnovo dei contratti provinciali dovremo essere in grado di far progredire l’intero comparto, rispondendo alle nuove esigenze del sistema agricolo in evoluzione, consapevoli che la competitività delle aziende non può prescindere dal benessere dei lavoratori che necessitano sempre più di essere valorizzati e tutelati contrattualmente, tenendo conto che il contratto di lavoro è il primo presidio di legalità e trasparenza anche per sconfiggere il caporalato.

Proprio sulla lotta al caporalato il 2020 sarà l’anno così, come annunciato dal Ministro Bellanova, dell’avvio del Piano triennale di contrasto e prevenzione del caporalato, Foggia sarà una dei territori ove varranno messe in campo le azioni di contrasto previste dal Nuovo programma. Su questo la UILA sarà in prima linea per fornire tutte le proposte necessarie a cancellare l’ombra del caporalato dal Nostro Territorio, una piaga che condanna la Nostra agricoltura e l’immagine delle Nostre produzioni. Anche a livello Regionale solleciteremo il Governo affinché vi siano più investimenti sul sistema dei trasporti, ma anche sul sistema degli alloggi. Così come ci impegneremo a sollecitare il Prefetto di Bari affinché la sezione territoriale del lavoro di qualità venga istituita anche nella Provincia di Bari, una provincia che rappresenta un pezzo fondamentale della economia agricola Pugliese.

Anche per i lavoratori del settore idraulico-forestale il 2020 dovrà rappresentare un anno importante: attendiamo la pubblicazione del piano dei fabbisogni affinchè l’Agenzia possa avviare le procedure per la stabilizzazione del personale impiegatizio a tempo determinato. Ci aspettiamo anche una seria programmazione delle attività per la stagione irrigua e forestale 2020 per la chiamata diretta da parte dell’Agenzia del personale operaio, eliminando così il ricorso alla somministrazione. Così come attendiamo l’avvio della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, alla quale dovrà affiancarsi anche l’avvio del tavolo negoziale per il rinnovo del Contratto Regionale.

Nel settore alimentare saremo impegnati con il rinnovo del Contratto Nazionale scaduto a novembre 2019 sia dell’Industria Alimentare che della Cooperazione che auspichiamo si concluda nel più breve tempo possibile.

Abbiamo difronte un anno impegnativo nel quale saremo chiamati a dare il massimo, con l’impegno di tutti e con il sostegno delle migliaia di lavoratori che tutti gli anni scelgono di iscriversi alla Nostra organizzazione ….

 

Auguro a tutti uno straordinario 2020..

 

Pietro Buongiorno