Un dibattito di alto livello che ha portato al centro della discussione il tema del valore della forestazione in un’era alle prese con gli effetti dei cambiamenti climatici che impongono, al contempo, un uso razionale e sostenibile delle risorse naturali ed idriche, in primis.
A Crispiano, presso la Masseria Amastuola, si è svolta la terza tappa del ciclo di tavole rotonde intitolato #lauilasiconfronta.
Dopo la relazione introduttiva affidata al Segretario Territoriale Uila Taranto, Antonio Trenta, sono intervenuti per i saluti istituzionali il Sindaco di Crispiano, Luca Lopomo e Gianni Ricci per la UIL Puglia.
“La gestione delle risorse naturali biologiche, minerali ed energetiche in accordo con la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità è una delle sfide più importanti attuali, soprattutto alla luce della crescita della popolazione e dei cambiamenti climatici in atto -ha affermato Antonio Trenta – in ambito agroalimentare, sostenibilità vuol dire tenere in equilibrio l’aspetto economico con il rispetto dell’ambiente e delle persone. Quindi sostenibilità si declina in economico e sociale, oltre che ambientale. Oggi è sempre più evidente una sensibilità ‘verde’ che sta mutando concezioni produttive e consumi, influendo sugli stili di vita e, a cascata, sul lavoro, sul cibo e sulle filiere agroalimentari”.
La tavola rotonda è stata moderata da Pietro Buongiorno, Segretario Generale Uila Puglia. “Ci stiamo confrontando con la Regione Puglia, con i Comuni, con le associazioni datoriali e con Acquedotto Pugliese su temi che riteniamo nevralgici per il comparto agroalimentare. Proprio in queste ore la Regione Emila Romagna è in ginocchio per gli straripamenti di fiumi e torrenti – ha affermato Buongiorno – purtroppo sempre con maggior frequenza passiamo da situazioni di siccità ad altre di estrema instabilità. Per questo è necessaria un’azione sinergica. Chiediamo alla politica di mettere al centro dell’agenda investimenti significativi per la salvaguardia e la tutela del territorio”. Posizioni condivise dal Segretario Uila Nazionale, Gabriele De Gasperis: “Ci troviamo davanti a sfide epocali per il nostro paese, ma in particolar modo per le regioni del Meridione. I cambiamenti climatici sulla nostra agricoltura e sul nostro modello di produzione si faranno sentire nei prossimi anni. Abbiamo la necessità, l’assoluta necessità di mettere al centro del modello di sviluppo della Regione Puglia la forestazione e le attività di bonifica. Solo sapendo fare i giusti investimenti dando le giuste prospettive di sviluppo alle lavoratrici ed ai lavoratori della bonifica e della forestazione sapremo fornire le necessarie risposte in termini di sicurezza e produzione alla Puglia ed al Meridione”.
Il sindaco di Massafra, Antonio Quarto ha ribadito la necessità di rafforzare la capacità dialogica tra Regione, AQP ed enti locali per attivare best practice: “Come amministratori ci sentiamo in trincea ed ognuno, responsabilmente, ha cercato di intercettare i fondi a disposizione per il contrasto al rischio idrogeologico con opere di mitigazione avviate o in fase di avvio. Oggi i Comuni sono attenti anche ai temi del riciclo: a Massafra abbiamo un progetto volto al recupero delle acque dallo stabilimento Heineken, ma progetti similari devono essere replicati in altri contesti territoriali perchè non c’è area che deve sottrarsi a questo tema, ovvero come riutilizzare un bene prezioso come l’acqua rimettendolo in circolo nel nostro sistema economico”.
L’Ing. Nicola Notarnicola, in rappresentanza dell’AQP ha descritto le progettualità che l’ente sta portando avanti per il riutilizzo delle acque reflue, precisando il valore anche economico per l’indotto agricolo, essendo queste ultime ricche di azoto e fosforo, quindi con un’alta capacità ammendante che permetterebbe alle imprese di ridurre l’impatto economico derivante dalla costruzione di pozzi per l’emungimento dalla falda, ma anche per l’acquisto di prodotti ammendanti. Notarnicola ha quindi rappresentato gli sforzi dell’Acquedotto Pugliese per contrastare le perdite di acqua, ricordando la capillarità delle condotte che coprono circa 20mila kilometri e che sono interessate da centinaia di milioni di euro di investimenti già stanziati ed altre opere da cantierabilizzare per un valore di oltre un miliardo. Franco Dell’Acqua, Direttore di Coldiretti Taranto e Brindisi, ha incentrato il suo intervento sulla necessità di un processo di riforestazione che non deve essere solo produttivo ma che valorizzi anche antiche produzioni tipiche dei nostri territori come il carrubo ed ha parlato, in tema acqua, del Piano Laghetti, una proposta dell’organizzazione di categoria che prevede la costruzione di invasi in terrapieno da allocare in pianura o sulle colline immediatamente prospicienti che potrebbero essere la soluzione ideale per non disperdere l’acqua che le abbondanti piogge riversano e che i nostri terreni, soggetti a fenomeni siccitosi, non sono in grado di assorbire. L’Assessore alle Politiche Agricole, Donato Pentassuglia ha esordito affermando che “la Puglia non può e non vuole perdere acqua” ribadendo gli sforzi che le amministrazioni comunali hanno fatto per intercettare fondi per gli impianti di depurazione per il riciclo dell’acqua. Ha, quindi, valorizzato la figura degli agricoltori quali custodi dei territori insieme ai lavoratori della bonifica e della forestazione per una sinergia che deve essere armonica a livello di coordinamento e gestione delle reti di approviggionamento e distribuzione dell’acqua