“Continua a salire il conto delle morti sul lavoro in agricoltura. A distanza di quasi una settimana, un’altra vittima: ieri, ad Andria un operaio agricolo sarebbe caduto in una vasca per la pigiatura per l’uva nell’azienda nella quale lavorava. Gli organi di stampa parlano dell’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di reato per omicidio colposo, con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Alla magistratura il compito di appurare eventuali responsabilità, ma ormai il quadro è chiaro a tutti: le istituzioni devono intervenire con convinzione sul tema della prevenzione e della formazione così come su quello dei controlli. Nonostante la campagna di sensibilizzazione che come sindacato stiamo portando avanti, sono ancora troppo pochi i controlli e le sanzioni per chi non rispetta le norme. Ci aspettiamo un decreto che preveda la possibilità sia di sospendere l’attività delle aziende che violano le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia di velocizzare l’assunzione dei 2300 ispettori necessari a presidiare il territorio.
Non c’è più tempo. Non possiamo più chiamarle morti bianche, perché di bianco non c’è nulla, c’è il rosso del sangue che scorre. Questa deve essere l’immagine che tutti devono ricordare, affinché il numero dei morti, anche in agricoltura, non continui a salire in questo macabro contatore che nasconde immani tragedie familiari.”
PIETRO BUONGIORNO – SEGRETARIO GENERALE UILA PUGLIA