L’Eipli, l’ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, con sede legale a Bari, posto in liquidazione dal 2011, chiamato ad assolvere fondamentali compiti di gestione, esercizio e manutenzione come fornitore all’ingrosso di acqua non trattata, per uso potabile agli Acquedotti Pugliese e Lucano e al Consorzio Jonico-Cosentino in Calabria; per usi irrigui a 9 Consorzi di Bonifica della Puglia, Basilicata e Campania e, per usi industriali all’ex ILVA e altri utenti minori, ha in organico, tra operai e amministrativi, 31 lavoratori con contratto idraulico-forestale a tempo indeterminato che fanno parte di una platea di circa 150 dipendenti distribuiti nelle tre regioni di Puglia, Basilica e Campania.
“Sono i lavoratori con contratto idraulico-forestale, particolarmente versatili, -spiegano Paolo Frascella, Antonio Gagliardi e Pietro Buongiorno, rispettivamente segretari regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil di Puglia – che concorrono nella gestione di otto dighe, quattro traverse, le sorgenti del Tara e centinaia di chilometri di grandi reti di adduzione, con una capacità potenziale di accumulo, regolazione e vettoriamento di circa un migliaio di metri cubi di acqua all’anno, ma vengono considerati solo come ruota di scorta. La gestione commissariale farebbe bene a rivedere la posizione che nega il riconoscimento dell’indennità di percorrenza nonostante il Tribunale di Bari, con copiose sentenze, abbia riconosciuto il diritto dei lavoratori a percepire l’istituto contrattuale che viene assurdamente negato dal mese di agosto del 2015, in spregio all’Organo giudicante che ha anche smentito in modo inequivocabile la furbata di anteporre l’alibi della condizione dello stato di liquidazione per non riconoscere quanto dovuto ai lavoratori”.
Una chiusura incomprensibile e inspiegabile a parere delle sigle sindacali e che ha spinto alla dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori idraulico-forestali, con i quali hanno intenzione di andare fino in fondo alla vertenza.
“La misura è colma: siamo stanchi di certificare costantemente la disparità di trattamento tra lavoratori – continuano- Frascella, Gagliardi e Buongiorno -. Ci rivolgiamo al buon senso dell’attuale Commissario Guglielmetti e, soprattutto, al Ministero dell’Agricoltura, che ha il compito di vigilanza proprio sull’EIPLI affinché obblighi al pieno rispetto del contratto collettivo di lavoro, sapendo di incontrare particolare sensibilità al tema nella stessa Ministro Teresa Bellanova. Al Ministro chiediamo anche di comprendere con chiarezza quale sia il destino di questa specifica platea di lavoratori, dal momento che si parla insistentemente di stabilizzazioni dei rapporti a tempo determinato sapendo che le figure professionali idraulico-forestali non risulterebbero nella pianta organica, pur avendo il sacrosanto diritto di essere valorizzate”.