“Nonostante impegno e sollecitazioni profuse a tutti i livelli dalla Uila, non è stata accolta la nostra proposta di estendere il bonus di maggio ai lavoratori agricoli. In piena solitudine così come è stato per i bonus di marzo e di aprile la Uila ha continuato a lottare per equilibrare le posizioni, rispetto ad altre categorie di stagionali che hanno avuto invece ristoro. Per questo ringrazio tutti i lavoratori che ci hanno sostenuto ma purtroppo le risorse erano esigue ed il Governo ha fatto altre scelte. Non dobbiamo però dimenticare che grande è stato l’impegno profuso e al sostegno di centinaia di migliaia di lavoratori con il Decreto rilancio: abbiamo portato a casa la compatibilità del bonus di 500 euro sia con il reddito di cittadinanza che con l’assegno ordinario di invalidità, la cassa integrazione in deroga per i lavoratori agricoli oltre ad aver impedito la modifica della normativa sui Voucher Ora profonderemo tutti i nostri sforzi per riformare la normativa sulle calamità naturali, affinché vengano tutelate le posizioni di tutti quei braccianti che hanno perso miglia di giornate di lavoro a causa dell’imperversare nel territorio Pugliese della Xylella fastidiosa e delle calamità atmosferiche che sono sempre più numerose”.
Così il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno commenta il mancato accoglimento della proposta avanzata dal sindacato per l’introduzione nel DL Rilancio del bonus ai lavoratori agricoli anche per il mese di maggio. Nel DL Rilancio, in votazione in queste ore, non c’è il bonus di Maggio per i braccianti agricoli, c’è tempo quindi per una analisi circostanziata del lavoro di proposizione svolto dalla Uila: “Bisogna sottolineare – afferma Buongiorno – che benché nei provvedimenti governativi ci siano state risposte significative, fortemente sollecitate dalla Uila per i lavoratori che rappresentiamo, non è stato sanato completamente il diverso trattamento riservato ai nostri braccianti per il mese di maggio. Soprattutto non è stato ascoltato il bisogno di chi risiede in aree martoriate dalla Xylella fastidiosa ed in generale in quei territori danneggiati da calamità. Non abbiamo intenzione di arrenderci e continueremo a sostenere le istanze di migliaia di lavoratori agricoli, che hanno visto anno dopo anno la riduzione di giornate di lavoro e che stanno pagando un prezzo troppo alto in questi mesi di emergenza Covid, rischiando anche di non raggiungere i requisiti di giornate minime per accedere alle tutele assistenziali e previdenziali.
La Uila ha ben chiara la battaglia da intraprendere nei prossimi giorni: “Per tali ragioni – spiega il Segretario Generale Uila Puglia – chiederemo ai diversi gruppi parlamentari di farsi promotori di un disegno di legge per modificare l’attuale normativa sulle calamità, che certamente vede l’impossibilità per il lavoratore di assicurarsi il diritto al trascinamento delle giornate effettivamente lavorate nell’anno precedente! Una normativa che non garantisce l’esercizio del diritto al lavoratore è una legge inutile! Facciamo appello in particolare alle Ministre Bellanova e Catalfo di condividere questo percorso!”
Riformare il sistema del lavoro agricolo, tra i più fragili del mercato del lavoro italiano: “Se vogliamo che il lavoro in agricoltura continui ad essere appetibile – continua Buongiorno – dobbiamo combatterne lo sfruttamento ed insieme alle istituzioni agevolare ogni strumento utile affinché i nostri braccianti stagionali siano valorizzati in un mestiere tanto faticoso e gravoso quanto meritevole della giusta attenzione! Questa pandemia avrebbe dovuto insegnare a tutti l’essenzialità del lavoro agricolo. Non dimentichiamo che grazie al loro impegno, in mezzo a mille difficoltà, i braccianti hanno garantito cibo sulle nostre tavole, lo hanno fatto da lavoratori precari “a chiamata giornaliera”, una perifrasi che per qualcuno significa pochi giorni al mese!”